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Trail del Monte di Portofino, il racconto di una giornata non comune


di Michela Ferrero 

Non avevo mai partecipato a dei trail, solo il giorno prima ad un’ ora dalla scadenza delle iscrizioni ho deciso di iscrivermi al Trail del Monte di Portofino che si è tenuto Domenica 7 Novembre con partenza da Santa Margherita Ligure.  Era già da un po’ che ci riflettevo ma non ne ero del tutto convinta, viste anche le previsioni  meteo pessime.

Effettivamente le previsioni ci hanno azzeccato e, partita al mattino presto dal piccolo comune piemontese di Nucetto dove non pioveva, sono arrivata oltre Genova dove il tempo era particolarmente grigio e pioveva.

Come al solito, giunta sul posto, mi sono accorta che i podisti non si fermano davanti a nulla. Il piazzale era già pieno di macchine e là sui monti c’erano dei nuvoloni che non promettevano nulla di buono.

Non saprei dire con esattezza alla partenza quanti eravamo, perché vi era anche gente che partecipava ai percorsi non competitivi, ma credo circa 500 o forse più.

Un fischio… e via. Per me è stata come la partenza per un avventura, per i primi 2 chilometri ci ha accompagnato la pioggia, poi fortunatamente ha smesso. Il dislivello del percorso è notevole e i sentieri erano pieni di fango. Durante la corsa mi sono resa conto che se fosse stato solo fango sarebbe stato meglio dei tanti lastricati, i ciottolati e gradini altamente scivolosi, che mi hanno fatto affrontare la discesa a San Fruttuoso barcollando e dove possibile aggrappata alle ringhiere (mentre i più spericolati mi sorpassavano da tutti i lati).

I passaggi sul mare, nonostante il tempo, sono stati senz’altro suggestivi anche se spesso accompagnati da folate di vento. Nelle salite, in particolare l’ultima, eravamo tutti zitti e muti come in processione, ben pochi si azzardavano a sorpassare.

Giunta alla vetta finale (sopra Portofino) ho capito che forse non avrei dovuto indossare le scarpe nuove comprate il giorno prima…scarpe belle e tecniche sì…apposta per il trail, ma  più pesanti delle scarpe da ginnastica a cui sono abituata. Ho zoppicato per gli ultimi 5 Km sul crinale, poi ancora una discesa (su dei gradoni scivolosi). Gli ultimi 500 m sono stati i più duri.. al traguardo ho cercato di apparire il meno sofferente possibile.

Alla fine che dire… il mio primo trail è stato bellissimo, 23 km tutti insieme non li avevo mai fatti e poi questo ambiente splendido in cui ero già stata a camminare altre volte è stato lo scenario ideale.

L’organizzazione è stata ottima, sia per i ristori lungo il percorso che a fine gara, sono riuscita anche a fare la doccia calda, cosa che l’organizzazione non garantiva per tutti i partecipanti.

Marco Ceste